Oggi niente recensione. Oggi si parla di colonne sonore originali. Di quelle che fanno la differenza e pongono le pellicole nell’Olimpo dei film e cortometraggi d’autore. Oggi vi parliamo di Bersaglio Mobile, film di Sergio Corbucci del 1967 la cui colonna sonora venne scritta niente di meno che dal grande compositore Ivan Vandor.
Bersaglio Mobile: di cosa parla il film
Ok, oggi niente recensione. Però un ripassino sulla trama del film ci sembrava d’obbligo. Quindi, di cosa parla Bersaglio Mobile?
La pellicola racconta la storia di Jason, un uomo che vive le sue giornate di prigione in prigione. Un fannullone, ladro che ha un problema con la rabbia.
Un giorno, durante un trasporto da un carcere ad un altro, riesce ad evadere. In realtà è stato sapientemente aiutato da qualcuno che lo costringe a recuperare preziosi microfilm in cambio della libertà.
Jason, ovviamente, da buon ladro e truffatore quale è riesce a recuperare i microfilm, ma scopre anche un’ostica verità: il contenuto è talmente prezioso che lui non è l’unico sulle tracce dei microfilm che ha rubato. Ecco che alla fine il nostro anti-eroe si trova conteso tra due fuochi, all’interno di una faida tra bande rivali.
Quando alla fine riesce a fregare entrambe le bande, le autorità greche lo imprigioneranno di nuovo, dandogli però l’ennesima possibilità di sgattaiolare via ed evadere di prigione.
Regista e cast d’eccezione… per l’epoca
Bersaglio Mobile è un film del 1967. All’epoca Sergio Corbucci si avvalse di un cast davvero stellare per la realizzazione del suo film.
Uno tra tutti il noto attore Ty Hardin, affiancato dalla nostra super attrice d’altri tempi, Paola Pitagora. Insieme a loro, Michael Rennie, Vittorio Caprioli, Gordon Mitchell, Nando Poggi, Graziella Granata, Vassili Karis e molti altri.
Un cast d’eccezione per l’epoca, non solo per i nomi presenti, ma anche per la sua eterogeneità. Un insieme di figure attoriche e artistiche mitteleuropeo che portò il film a livelli di critica davvero discreti.
Altra cosa che aiuto il film nella produzione è la colonna sonora, ovvero l’oggetto protagonista del nostro articolo di oggi.
Colonna sonora di Bersaglio Mobile
Eccoci arrivati a parlare dell’argomento della serata: la colonna sonora di Bersaglio Mobile di Sergio Corbucci. Perché è così importante? Perché è stata scritta appositamente per il film, quindi è originale. Non solo.
Tra le sue altre peculiarità c’è il compositore che si è occupato di firmare le musiche del film: Ivan Vandor è infatti un nome e volto noto del cinema.
Tra le sue opere magne la colonna sonora de “I giorni contati” (1962), “Amori pericolosi” (1964) e “Sei vivo, spara” (1967). Un compositore poliedrico che ha saputo destreggiarsi in diverse tipologie musicali, per diverse categorie di film.
Ivan Vandor
Vandor nasce a Pécs nel 1932. Da sempre interessato alla musica, morirà nel 2020 a Giove. Un compositore attento, un vero studioso che tra le altre cose è stato anche etnomusicologo e professore universitario di musica.
Un uomo che sapeva suonare moltissimi strumenti e che è stato virtuosista di violino e pianoforte. Lo si ricorda per la sua passione per la musica autoctona. Le sue influenze infatti provengono dal jazz, ma anche dalla musica tradizionale balcanica.
Nel film Bersaglio Mobile da prova di intelligenza e pathos grazie a musiche scritte con passione ed emozione. Temi selvaggi che ci ricordano che stiamo guardando un film d’azione. Temi d’amore, nelle scene più romantiche.
Insomma, Bersaglio Mobile ha acquisito negli anni un certo rilievo e lustro nel mondo del cinema anche grazie alla sua colonna sonora originale, scritta dalla mente sapiente di Vandor.