Brividi d’Autore è un film del 2023. Soggetto e Regia di Pierfrancesco Campanella. Nel cast anche Maria Grazia Cucinotta e Sebastiano Somma. Oggi scopriamo insieme questa pellicola horror in cui l’autore rispolvera il concetto dell’omnibus e crea un’atmosfera mai banale in cui lo spettatore si perde (e si spaventa).
Brividi d’Autore: un cast d’eccezione
Brividi d’Autore è una pellicola a dir poco poliedrica ed eccentrica. Tra i protagonisti scelti da Pierfrancesco Camapanella ci sono Maria Grazia Cucinotta, Sebastiano Somma e Franco Oppini.
Un cast stellare che aiuta il regista a mettere in scena un horror psicologico, con sfumature noir, che mescola atmosfere inquietanti e trame di suspance.
Il film si distingue per il suo approccio sofisticato al genere, andando ad evitare gli effetti speciali esagerati. In particolare si concentra su un crescendo di tensione psicologica, andando a raccontare quattro storie distinte, ma unite da un filo conduttore comune.
Queste storie esplorano temi come la paura, l’inganno e la vendetta. Ogni episodio ha un’atmosfera propria, con un’attenzione particolare ai dettagli scenografici alla costruzione di un modo inquietante.
Soffermandoci sull’interpretazione della Cucinotta, possiamo dire che l’attrice si distingue nel suo ruolo, portando sullo schermo una performance carica di mistero intensità. A loro volta Sebastiano Somma Franco Oppini interpretano in maniera solida e sofisticata i loro personaggi mantenendo alta la tensione narrativa.
Critica e Ricezione
Sul film sono state realizzate recensioni generalmente positive, che lodano in particolare l’abilità di Campanella nel creare una narrazione avvincente e mai banale.
Il film è stato apprezzato per la sua capacità di omaggiare il cinema horror classico, mantenendo tuttavia un’impronta personale ed originale. Le performance degli attori principali sono state evidenziate come uno dei punti di forza del film.
Tuttavia, alcuni critici hanno notato che la struttura episodica di Brividi d’Autore potrebbe non piacere a tutti, poiché può interrompere il flusso narrativo per chi preferisce una trama più lineare. Nonostante ciò, la pellicola riesce a ritagliarsi un posto nel panorama del cinema italiano di genere, soprattutto per i fan dell’horror più raffinato e meno scontato.
Brividi d’Autore e il concetto dell’omnibus
Abbiamo già accennato nella nostra introduzione che il film rispondere il concetto dell’omnibus. Si parla di una struttura cinematografica molto particolare, detta anche antologica, che permette ad un unico contenuto cinematografico di produrre tanti segmenti separati che spesso sono realizzati da diversi registi o con storie diverse.
Questo tipo di struttura narrativa è di solito utilizzata nel genere Romance, ma Campanella riesce a riportarla molto bene nel mood horror, creando un fil rouge che va a collegare nella loro follia e paura i protagonisti di ognuno degli episodi del suo film.
Brividi d’Autore è un film che richiama il cinema classico degli anni ’60 e ’70 proprio grazie all’utilizzo di questa struttura e all’utilizzo di un altro elemento cinematografico tipico delle pellicole horror: il Jump scare.
Si tratta di una tecnica utilizzata dai registi del genere per spaventare lo spettatore all’improvviso. Ogni Jams Care è caratterizzato da un momento di quiete seguito improvvisamente da un evento visivo sonoro molto forte ed inatteso, che provoca, appunto, un salto di paura.
Nel caso del film in questione si tratta di apparizioni improvvise, accompagnate da un suono acuto o da rumori inquietanti. Esattamente come nei film horror d’autore, anche la pellicola di Campanella utilizza questo escamotage tecnico per coinvolgere lo spettatore anche se alla fine chi guarda il film si sente principalmente coinvolto dalla trama raffinatamente psicologica.