Dalla terrazza è un film del 1960 diretto da Mark Robson. In questo articolo scopriamo la trama e perché vederlo. Un film vintage per veri appassionati di cinema e per i fan di Paul Newman.

Dalla terrazza: la trama

Il protagonista è Alfred (Paul Newman). Un giovane intraprendente: il padre è un grande industriale nel campo dell’acciaio e lui conta di diventarne il successore.

La madre è alcolizzata. Una donna traumatizzata dalla perdita di un primo figlio che ha seri problemi con il marito.

Alfred ritorna dalla Seconda Guerra Mondiale seriamente compromesso e rifiuta di entrare in affari col padre. Non è tanto il rifiuto della guerra e dei suoi armamenti a muovere la sua scelta, quanto il volersi riscattare da un padre anaffettivo che lo ha sempre reso frustrato.

Cambia quindi vita: entra in affari con un amico dei tempi dell’università e sposa Mary (Joanne Woodward); una donna estremamente inquieta, ma bellissima. I due vorrebbero diventare una coppia ricca e altolocata, perciò Mary rinuncia alla vita sociale per risparmiare e si ritira a vita privata.

Purtroppo Alfred stenta a fare carriera e il matrimonio ne è ostacolato, perché entrambi i coniugi sono depressi e afflitti dalla loro semi povertà. Un giorno però tutto cambia: Alfred salva al vita al nipotino del direttore dell’azienda per cui lavora e l’uomo lo promuove. Ecco che la vita dei due sposi migliora e rifiorisce.

Adesso però Alfred lavora tantissimo, forse troppo e questo non fa che allontanarlo da Mary. La donna ricomincia a frequentare vecchi giri e si fa un amante.

Anche Alfred inizia una relazione con Natalie (Ina Balin), figlia di un noto proprietario di miniere. Nonostante i due si tradiscano a vicenda, Mary non vorrà concedere il divorzio ad Alfred. Nel mentre, l’uomo viene anche ricattato dal padre dell’amante.

Alla fine del film Alfred e Natalie riusciranno a vivere il loro amore alla luce del sole, rinunciando però ai benefit economici.

Critiche al film

Nonostante sia stato definito una commedia mediocre, eccessivamente lunga e poco coesa nelle fasi del racconto, le interpretazioni di Newman e dei personaggi femminili sono davvero impressionanti.

Gli attori, figli del noto metodo Stanislavskij, rendono giustizia ai loro personaggi in tutto e per tutto mostrando allo spettatore uno spaccato di vita sociale dell’epoca post bellico diverso dal solito.

Alfred è il classico rampollo di buona famiglia in conflitto con il padre che dopo la guerra capisce che vuole essere libero dalle convenzioni sociali della sua “casta”. Non solo. Impara anche che l’amore, quello vero, nasce in contesti poco comuni e che sopravvive anche senza denaro.

Come morale non è male. Forse quello che manca sono un pò di colpi di scena, perché la storia in sè e per sè è piuttosto banale.

Perché vedere Dalla terrazza?

Prima di tutto per l’insolita interpretazione di Paul Newman nel ruolo dell’uomo follemente innamorato. Un’interpretazione diversa dal solito per l’attore dagli occhi di ghiaccio, che è ricordato per l’Oscar de “Il Colore dei soldi” di Martin Scorsese, in cui recita al fianco di un giovanissimo Tom Cruise.

Dalla terrazza è un vero e proprio melodramma. Una storia dai colori forti, diretto con indiscutibile tecnica da Robson.

Un film che per gli appassionati del cinema d’altri tempi non può mancare tra le visioni d’obbligo – non a caso viene spesso proposto durante i corsi di cinema nell’università di tutto il mondo.

Conclusioni

A molti non è piaciuto. Altri lo consigliano come cult. In ogni caso Dalla terrazza è una pellicola dai tratti lenta e la prima idea che vi farete è quella di abbandonare la visione dopo i primi 30 minuti.

Non fatelo. Continuate a vedere cosa succede nella vita del protagonista. Entrateci dentro ed immedesimatevi. Vedrete che non ve ne pentirete.