dietro le quinte di body

Dietro le quinte di Body (2007)

Dietro le quinte di Body: dalla Thailandia con furore…anzi, con terrore. Se pensavate che le storie paurose da falò dei fantasmi orientali vendicativi fossero passate di moda, beh vi sbagliate. Ispirato ad una storia realmente accaduta, con tanto splatter che gli affezionati del genere non potranno non apprezzare. Ma come è stato realizzato questo film? Chi sono i due giovani appassionati di cinema che lo hanno ideato e realizzato? Scopritelo insieme a noi in questo articolo.

dietro le quinte di body
Il film è tratto da un fatto accaduto realmente.

Dietro le quinte di Body: tratto da una storia vera

Prima abbiamo parlato del fatto che sia ispirato ad una vicenda accaduta realmente a Bangkok. Nel 2001, la capitale thailandese fu teatro di un crimine efferato che sconvolse l’opinione pubblica. Un famoso ginecologo, noto e rispettato in città, si rese protagonista di un atto di inaudita ferocia nei confronti della moglie, anche lei medico.

Secondo le accuse, l’uomo avrebbe prima ucciso la donna, per poi seviziare il suo corpo e smembrarlo in maniera raccapricciante. I resti della vittima sarebbero stati poi gettati giù per i gabinetti di diverse abitazioni della zona, lasciando la città sotto shock. Il processo che ne seguì fu un vero e proprio media circus, con i dettagli macabri del delitto che vennero ampiamente riportati dai giornali e dalle televisioni. Il ginecologo si dichiarò innocente, ma le prove schiaccianti contro di lui lo portarono alla condanna all’ergastolo.

Dalla mente di due giovani cineasti nasce “Body”, un thriller horror psicologico che si insinua nelle pieghe più recondite della mente umana. Il film, diretto da Chukiat Sakveerakul e frutto del suo sodalizio con Paween Purijitpanya, suo ex compagno di scuola.

dietro le quinte di body
Effetti da computer grafica davvero esagerati.

Far East di Udine

Presentato al Far East di Udine nel 2008, Body di Paween Purijitpanya rappresenta un’intrigante incursione nel panorama dell’horror thailandese, un genere in forte ascesa negli ultimi anni. Accanto al regista, troviamo Chukiat Sakveerakul alla sceneggiatura, figura chiave nel delineare i contorni di questo nuovo filone cinematografico. Il suo lavoro in 13 Beloved (2006) aveva già acceso i riflettori su di lui e sulle potenzialità di un genere che, in Thailandia, sta regalando opere sempre più apprezzate.

Body: tra videogiochi anni ’90 e horror asiatico low budget

Questo horror si posiziona nella schiera dei film mediocri, penalizzato da una regia fiacca e da effetti speciali che fanno capolino dal baratro del low budget. Il linguaggio del regista, troppo simile a quello di un videoclip, non aiuta a elevare la pellicola, mentre la fotografia digitale grossolana regala atmosfere oniriche involontariamente kitsch, che rimandano a certi videogiochi anni ’90 come Silent Hill.

Tuttavia, Body ha un certo primato: è il primo horror asiatico ad utilizzare massicciamente la CGI, non solo nelle scene prettamente horror, ma anche, con minor invasività, in alcuni esterni.

dietro le quinte di body
Questo film è nato dalla mente di due giovani appassionati di cinema.

Uno sguardo su Paween Purijitpanya

Conosciamo meglio questo giovane con l’amore per il cinema. Nei suoi primi anni, divorava pane, burro e fumetti. Tra una vignetta e l’altra, si appassionava a “The Twilight Zone” e “Tales from the Crypt”, mentre il cinema di Steven Spielberg accendeva la sua fantasia con visioni mostruose da riversare, un giorno, sul grande schermo.

 

 

 

 

 

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