Bisogna stare attenti a ciò che sogniamo. Soprattutto in alcune zone del mondo. Se per tanti i sogni sono un modo per rimanere vivi e speranzosi, lasciandosi trascinare per mano immaginando un futuro affascinante, ad altri è vietato sognare. E se non possiamo rendere reali quei sogni non dovremmo accettarli dagli sconosciuti. Non accettare i sogni dagli sconosciuti affronta un tema, l’omosessualità, che ancora non è tollerato in molti luoghi nel mondo. Il film affronta il tema con delicata spensieratezza, toccando un argomento attuale e dibattuto, come le leggi omofobiche russe.
Non accettare i sogni dagli sconosciuti: trama
In Russia sono state appena accettate le leggi anti-gay fortemente volute da Putin. Ed è in questo contesto che si sviluppa la storia.
Massimo è un nuotatore italiano che vive serenamente e alla luce del giorno la sua omosessualità in Italia. Durante una competizione internazionale a San Pietroburgo Massimo incontra Vladimir, il giovane interprete assegnato alla sua delegazione, suo coetaneo.
Tra i due nasce un’amicizia che ben presto si trasforma in un’attrazione fisica e mentale. I due iniziano a frequentarsi ma le differenze culturali iniziano ad emergere. Soprattutto quelle dovute al modo in cui i due vivono la loro omosessualità. Massimo libero ed orgoglioso di essere sé stesso. E Vladimir il cui orientamento sessuale, nel suo paese, è considerato un reato.
Le leggi anti-gay vigenti in Russia non incoraggiano Vladimir ad essere sé stesso, né ad essere accettato dalla comunità. Tutt’altro, è come se il governo incoraggiasse un regime di odio e di totale intolleranza, fino ad arrivare ad una vera e propria persecuzione fisica e morale, ai danni di tutta la comunità LGBT.
Produzione
Non accettare i sogni dagli sconosciuti è il terzo lungometraggio del regista torinese Roberto Cuzzillo.
Dello stesso regista Senza Fine e Camminando Prima, usciti prima, e I Nostri Giorni Dopo, uscito nel 2018. Inoltre, Cuzzillo ha realizzato anche un corto: Polaroid (AQuintet).
Non accettare i sogni dagli sconosciuti è uscito, invece, nel 2015, con Roberto Cuzzillo come produttore, direttore e sceneggiatore. Al suo fianco Roberto Mantero per la cinematografia e Krzystof Aleksander Janczak per le musiche.
Ad interpretare i due protagonisti Daniel De Rossi, per Vladimir, e Giuseppe Claudio Insalaco, per Massimo.
Il film è stato girato in Italia. In particolare le bellissime e spettacolari scene sul mare sono state girate sul litorale tra Finale Ligure e Varigotti, nella zona della Riviera del Ponente Ligure.
Le leggi anti-gay russe
I sogni da non accettare ovviamente sono quelli che Massimo offre a Vladimir. Massimo che è libero di essere chi vuole si lascia apertamente e totalmente travolgere dalla storia d’amore. Ma Vladimir non può. Accetta questo sogno di essere felice, ma non dovrebbe. Non dovrebbe farlo secondo la sua cultura, la sua famiglia e secondo le leggi del suo paese.
Oggi nella società russa gli omosessuali sono vessati, umiliati e accusati di un crimine sancito per legge. Ma anche dal punto di vista normale è accettato che essi ricevano violenze fisiche e morali.
Purtroppo Massimo non riesce a capire fino in fondo la situazione in cui si trova Vladimir. Sebbene anche in Italia la comunità LGBT è spesso vessata, umiliata e perseguitata, Massimo vive in un paese, in una situazione sociale nella quale l’omosessualità è, ormai, largamente accettata e capire la delicata situazione in cui verte Vladimir non è facile.