“Immersi nel verde, su sentieri non battuti. Benvenuti a Tuftland”
Un lavoro estivo in un villaggio remoto può trasformarsi in una spaventosa esperienza. L’horror finlandese firmato da Roope Olenius è incorniciato dai bellissimi paesaggi scandinavi che lo consacrano film cult per gli appassionati del genere folk horror.
Tuftland: la trama
Irina è una studentessa di una scuola tessile che, sopraffatta dalla routine cittadina e dalla crisi sentimentale che sta affrontando con il suo fidanzato, decide di accettare un lavoro estivo fuori città. Kyrsya è un villaggio rurale, isolato, nel bosco. Il lavoro che ha accettato le permetterebbe di arricchire i suoi studi, apprendendo tecniche tessili tradizionali del luogo.
Gli abitanti del paese seguono uno stile di vita arcaico e posseggono una mentalità chiusa e antica. Irina sembra inizialmente abituarsi alle abitudini del luogo. Ma ben presto le abitudini e i comportamenti della gente del luogo diventano sempre più strane e inquietanti, fino a tramutare il soggiorno estivo di Irina in un vero e proprio incubo.
Roope Olenius e il suo esordio alla regia
Il film è scritto e diretto dall’attore scandinavo Roope Olenius che qui si presenta per la prima volta nelle vesti del regista.
Tuftland è un film del 2017, basato sull’opera teatrale Kyrsya, di Neea Viitamaki, che ritroviamo anche nel film come attore nei panni di Siiri.
Il film in lingua originale finlandese lo troviamo sottotitolato in italiano e in inglese. Il regista Roope Olenius, così come molti altri nomi del cast, sono già noti nel panorama del genere folk horror finlandese.
Gran parte del cast, infatti, aveva già lavorato insieme nel film horror-splatter Bunny The Killer. Il regista, ad esempio, interpretò Jari, mentre la protagonista, l’attrice Veera W.Vilo, interpretò Nina.
L’ambientazione di Tuftland
Tuftland deve molto alla sua ambientazione: l’incredibile natura selvaggia finlandese. Nonostante Olenius è qui al suo esordio come regista, ha saputo gestire molto bene gli elementi che aveva a disposizione, utilizzandoli per attrarre i fan del genere.
Gli elementi accattivanti dell’horror folk sono presenti nella sua ambientazione, il villaggio rurale isolato in mezzo al bosco è inquietante e al contempo affascinante. La fotografia e l’estetica del film non segue i canoni dettati e riesce a creare una disturbante inquietudine che ci accompagnerà per tutto il film.
I personaggi sono tutti grotteschi e inquietanti, generando ancora più angoscia nella protagonista e in chi osserva.
La differenza culturale
Tuftland può risultare difficile se non si è amanti del genere. Siamo abituati a diverse pellicole di genere folk horror ambientati in scandinavia ma diretti da registi americani, come Midsommar, ambientato in Svezia, ma diretto da un regista americano. Ciò rende il film scorrevole, con un linguaggio e aneddoti culturali a cui siamo abituati.
Tuftland è, invece, ambientato in Finlandia, diretto da regista finlandese con attori e tutto il cast interamente del luogo. Il film 100% finlandese può risultare poco comprensibile a chi non è abituato, in quanto anche alcuni riferimenti culturali sono molto lontani da ciò a cui siamo abituati.
Tuttavia, questo film non può mancare nella libreria di un vero appassionato del genere.
Tuftland: il piccolo Midsommar
Da molti Tuftland è stato soprannominato proprio il piccolo Midsommar. In effetti il film deve molto al film di Ari Aster e, prima di lui, al The Wicker Man di Robin Hardy.
Nonostante Tuftland abbia tratto molta ispirazione dai film appena citati, sembrando, a tratti, per niente originale, esso ha quel qualcosa in più, dettato, come abbiamo detto, proprio dal fatto di essere al 100% finlandese.