A Day of Violence é un film d’azione di stampo gangster/noir del 2010.
La regia é di Darren Ward, gli interpreti principali sono Christopher Fosh, Nick Rendell, Giovanni Lombardo Radice. Quest’ultimo è uno dei volti cardine del cinema horror italiano ed ha recitato in classici come City of the Living Dead, The Church e Cannibal Ferox, spesso sotto lo pseudonimo di John Morghen. A Day of Violence è una produzione con scene particolarmente cruente, motivo per cui é stato vietato ai minori di 18 anni.
La trama
Mitchell Parker (Nick Rendell) è un gretto delinquente trasferitosi a Southampton con sua moglie per dimenticare un passato difficile. Il suo lavoro è occuparsi di riscuotere le somme dovute dai clienti su commissione dei boss della droga. Durante l’esecuzione di uno di questi compiti, si imbatte in 100.000 sterline in contanti nascoste sotto ad un divano. In un impeto di cupidigia, decide di sottrarre il denaro e uccide un cliente. Questa scelta si rivelerà però un grosso errore. Infatti, scatenerà contro di lui la furia della banda di malfattori che vuole riappropriarsi del bottino. Mitchell cerca di sfuggire alla cattura, scagliandosi brutalmente contro tutto ciò che ostacola il sui cammino e dando inizio ad una lunga scia di sangue.
Alle radici di A Day of Violence
Il film si colloca in un filone di film polizieschi inglesi ultraviolenti. Tra questi, ricordiamo The Long Good Friday (1980) e The Cook, the Thief, His Wife and Her Lover (1989). Il regista Darren Ward, tuttavia, non fa mistero anche della sua grande passione per i film polizieschi italiani anni ‘70 e ’80, a cui si ispira. A Day of Violence rappresenta il secondo capitolo di una trilogia iniziata nel 1998 con Sudden Fury e terminata nel 2019 con Beyond Fury. Gli altri capitoli di Ward si occupano però della storia del mercenario Michael Walker, alle prese con nemici criminali.
Il leitmotiv dei tre film é comunque sempre quello della vendetta, che conduce i protagonisti a commettere e subire una serie di azioni raccapriccianti e decisamente hardcore. E, come tutta la trilogia, anche questo film è altamente raccomandato a chi ama la rappresentazione della violenza nuda e cruda, con un pizzico di gusto retrò dei vecchi film gangster.
Il film
Ward dichiara: “Mi piace avere la cinepresa in continuo movimento e sono stato molto influenzato da artisti del calibro di Sergio Leone e Dario Argento. La telecamera racconta la storia e può davvero con un semplice movimento dare vita ad una scena in un modo che ti trascina completamente nel film”. In effetti in A Day of Violence la narrazione è intensa, da “fiato sospeso”. Come promesso dal titolo, si mette in scena in modo spavaldo il turbine di violenza scatenato dalle azioni di Mitchell. Si tratta di un superbo mix di thriller, azione e gangster, in cui teppisti e assassini non si risparmiano in quanto a crudeltà.
Altri punti di forza risiedono nella colonna sonora e negli effetti speciali di Dave Andrews, motivo per cui la produzione ha vinto il premio per i migliori effetti (Best Feature Make-up & Visual Effects) al CineFantasy – International Fantastic Film Festival del 2011. C’é da dire che la tempra britannica del regista riesce comunque a conferire alla spirale di violenza una certa forma di eleganza. Ward concerta infatti con maestria le stupefacenti e fantasiose scene di accoltellamenti, torture e pestaggi. Richiamando nuovamente le parole del regista, A Day of Violence è un film “grintoso, brutale e in alcuni casi implacabile”.
Per chi ama sperimentare le emozioni forti, vale davvero la pena dare un’occhiata.