Sudden Fury è un film drammatico, incasellato nel genere thriller, diretto dal regista canadese Brian Damude. Uscito nel 1975 è ad oggi una delle visioni vintage più discusse sul web. Vediamo perché.

Sudden Fury: il film

Questa pellicola viene dal Canada ed è stata candidata al Canadian Film Award come miglior film durante la ventiseiesima edizione – quella del 1975, appunto.

Il regista Brain Damude è ricordato principalmente per questa sua produzione, forse l’unica veramente di successo che abbia mai prodotto nella sua carriera.

Il cast comprende diversi attori canadesi, alcuni dei quali si cimentano per la prima volta nel cinema da grande schermo proprio con Sudden Fury. Infatti, quasi tutti provengono da produzioni del piccolo schermo, per lo più sit com della tv canadese.

Di cosa parla il film?

Racconta la storia di Fred e Janet (interpretati rispettivamente da Dominic Hogan e Gay Rowan). I due sono una coppia sposata come ce ne sono tante: sono infelici e cercano la pace di relazione in un viaggio.

Fred vuole cambiare vita e aprire una locanda in campagna. Per farlo ha bisogno dei soldi della moglie, ma Janet si rifiuta e gli rivela di voler interrompere il matrimonio perché innamorata di un altro con cui ha una relazione extraconiugale.

Nella lite Fred porta la macchina fuori strada e Janet muore. L’amante di Janet, Al, che seguiva la coppia nel viaggio, cercherà di salvare l’amata dall’incidente, ma Fred farà in modo di incastrarlo e far credere agli inquirenti che l’incidente è stato causato proprio dall’amante ferito.

Come finirà? Scopritelo vedendovi questo bel film vintage che vede tra gli interpreti anche Hollis McLaren, Eric Yorston, Eric, Clavering e Robin Ward.

Sudden Fury: film a tratti inedito

All’epoca dell’uscita del film, Sudden Fury parve alla critica a tratti inedito. Infatti, il meccanismo del montaggio regala situazioni che per noi che abbiamo visto film come Match Point di Woody Allen sono scontate, ma che per un film del 1975 erano vere e proprie novità.

Il film è un thriller drammatico e ha scene di slancio violento e un finale non molto lieto. Per la fine degli anni ’70 si trattava di un nuovo schema narrativo (ancora non si sapeva che la decade successiva ci avrebbe regalato grandi produzioni proprio nel genere thriller, come ad esempio Attrazione Fatale).

Un film low-budget con un cast che non dispiace e fa il suo lavoro appassionando lo spettatore alla vicenda. Anche la fotografia e l’ambientazione rurale aumentano la qualità del lavoro di Damude.

Le critiche al film

Su Cinema Canada all’epoca dell’uscita lo hanno definito un film d’azione che mano mano che lo si vede lascia il passo più che alle scene d’azione ai lunghi dialoghi.

Diciamo che il regista non è molto bravo ad utilizzare le sole immagini per descrivere veri e propri dialoghi come invece dovrebbe essere in un film come questo. Insomma, è difficile sentire la suspence.

Nonostante qualche errore strutturale, possiamo dire che il film riesce a trasmettere le sue idee con forza, a tratti anche troppo crudamente, ma – come abbiamo detto sopra – la pellicola è stata per certi aspetti una novità nel genere thriller drammatico.

Opinioni dal web

Chi lo ha visto lo ha recensito sul web e per un film vintage come questo è una vera e propria rarità.

I più lo hanno trovato un film interessante, anche se la tensione mano mano va a svanire e per uno spettatore di oggi si finisce nel luogo comune.

Guardandolo però con gli occhi di un utente cinematografico degli anni ’70 ecco che le cose cambiano: inizialmente sembra che il film racconti di una coppia con problemi di relazione e non si capisce dove si voglia andare a parare, ma ecco che ad un certo punto entra in scena l’omicidio e tutto cambia e prende forma.

La valutazione è di 3 stelle su cinque.