Diretto da Philip Lilienschwarz e co-sceneggiato da Patrick Manzecchi, Absolutio (Erlosung im Blut) è un horror/splatter tedesco del 2013 della durata di 72 minuti. Il film racconta la missione folle e sanguinaria di un fanatico religioso, deciso a purificare le anime dei peccatori. Come? Occupandosi personalmente di infliggere loro le più inaudite pene corporali. Tra gli attori principali troviamo Caroline Betz, Eldrid Remy, Herman van Ulzen e Najely Chumana.
La trama
Jesaja (Stefan Vancura) vive una tranquilla e ripetitiva vita di campagna insieme all’anziana madre malata. Le sue giornate sono scandite dal suo squallido lavoro di macellaio e dalla frequentazione della chiesa. Infatti, è un fervido religioso. La morte della madre lo getta però nel più cupo sconforto. L’uomo si ritrova solo, privato del suo punto di riferimento, estraneo al mondo perverso che lo circonda. Finché un giorno gli appare chiara la sua missione su questa terra: redimere le anime peccatrici purificandole e salvandole dalla dannazione eterna.
Attraverso atti sadici e violenti e punizioni corporali egli è intenzionato ad aiutare le “pecorelle smarrite” ad espiare le proprie colpe. Jesaja allestisce così il suo scantinato come una stanza delle torture, realizzando quella che per lui è “l’opera di Dio”. Lo scopo è che le persone confessino le proprie colpe, così che possa assolverle (“ego te absolvo“) o condannarle (“ego te damno“).
Il fanatismo religioso nell’horror
La prima sventurata vittima è la lesbica Jule (Eldrid Remy), rea di intrattenere una relazione omosessuale. Arriverà poi il turno di un avvocato e di un vicino di casa, imputati di adulterio. Ma nemmeno il parroco del paese verrà risparmiato: egli infatti è accusato del peggiore dei crimini, la pedofilia. Nel frattempo, la coinquilina di Jule Lucy (Caroline Betz) e suo fratello Marc, accortisi dell’assenza della donna, sono sulle tracce dell’assassino e bramano vendetta.
Absolutio riflette sul fanatismo religioso, che trasforma le intenzioni virtuose del “buon cristiano” in atti malvagi e immondi, perlopiù a carico di vittime innocenti. Come in una sorta di “caccia alle streghe”. Sono molti i film horror che indugiano su questo oscuro tema: cambiano le storie e l’ambientazione, ma il concetto rimane lo stesso. Il puritanesimo può condurre alla nascita di veri e propri mostri, spesso in balia delle stesse pulsioni che vogliono sradicare, guidati da un moralismo cieco e assurdo. Per chi amasse l’argomento, altri film imperdibili di questo tipo sono Seven, Frailty – Nessuno è al sicuro e Nympha di Ivan Zuccon.
Absolutio: considerazioni sul film
Absolutio segna il debutto cinematografico di Philip Lilienschwarz nel mondo dei lungometraggi. Il film si colloca in una corrente decennale di film splatter tedeschi, tra cui ricordiamo queli di Jörg Buttgereit, Olaf Ittenbach, Andreas Schnaas e Marian Dora. Nonostante il basso budget impiegato per la realizzazione, è un film assolutamente ben riuscito che risulta decisamente convincente, grazie a una buona scrittura e un’ottima regia. La colonna sonora è curata da René Bidmon. La trama è coinvolgente e inquietante e conduce lo spettatore fino al sorprendente finale. Lodevole anche l’interpretazione di Stefan Vancura, al suo primo ruolo da protagonista nei panni del freddo e spietato Jesaja, tormentato dagli incubi e da un passato che si rivelerà oscuro.
Il lavoro di Frank Schröter sugli effetti speciali impreziosisce il film di dettagli squisitamente gore e splatter, con sangue e smembramenti a profusione. Absolutio è una pellicola brutale, di atmosfera, senz’altro godibile e interessante, anche per i suoi risvolti psicologici sulla natura umana. “Penso che sia importante che un film trasmetta profondità psicologica” ha dichiarato il regista, “non solo scene di violenza palese“. Non resta quindi che immergersi in questa chicca del made in Germany… solo per veri intenditori.