L’horror firmato Philip Lilienschwarz, Absolutio – Erlosung im Blut, ci porta sulla strada della purificazione e della redenzione, attraverso il massacro e le torture indicibili e indescrivibili. Chi si fa portatore di morte, attraverso la scusa della purificazione, aprendo esso stesso alle anime la porta dell’inferno?
“Preghiera… Massacro… Redenzione!”
Absolutio – la trama
Isaiah è un uomo semplice, un uomo di campagna, timorato di Dio. Tuttavia, c’è un odio che porta dentro ed è alimentato dal disgusto per la società moderna, dalla mancanza di moralità e di devozione.
Il filo sottile che lo tiene ancorato alla realtà viene meno alla morte della madre. In quel momento perde completamente fiducia nel mondo e nell’umanità. La sua stessa vita sembra non avere un senso o uno scopo.
Almeno fino a quando non sente una voce nella sua testa che gli comunica quale è lo scopo della sua vita, la sua missione: “Purificare. Mondare dal peccato. Salvare l’umanità”.
È così che Isaiah imbraccia le sue armi bianche e inizia a purificare a salvare l’umanità, punendo i peccatori. Nel nome di Dio si fa portatore di atroci torture e il suo scantinato si trasforma nell’anticamera dell’inferno.
Erlosung im Blut: redenzione nel sangue
Mentre absolutio è la parola latina traducibile con assoluzione, la seconda parte del titolo è il tedesco, la lingua madre del regista.
Erlosung im Blut, ovvero redenzione nel sangue. Assoluzione e redenzione nel sangue. È proprio questo il filo che lega il film. Un horror made in Germany che non manca di gore, splatter, sangue e blasfemia.
Isaiah commette le più indicibili torture e atrocità nel nome di Dio, seguendo la voce della figura oscura che continua a tormentarlo nel sonno.
Durante la sua opera di purificazione e dove aver torturato nel suo scantinato i malcapitati è lui stesso a decidere se meritano l’assoluzione o la sofferenza eterna, spalancando loro le porte dell’inferno.
“Il sangue di Cristo ti libera da ogni singolo peccato… Ego te absolvo”. Absolutio entra nel profondo dell’estremismo religioso e nella mente di un folle che si scoprirà avere un passato che lo tormenta.
Absolutio di Philp Lilienschwarz
Philip Lilienschwarz è al suo esordio come regista e debutta con un film horror di genere splatter, gore, incentrato sul fanatismo religioso del folle di turno.
Una storia come tante, in realtà, che nel panorama cinematografico horror non mancano, ma che riesce comunque a distinguersi.
La prova psicologica forse è un po’ forzata, così come alcuni tratti della narrazione che sembrano eccessivamente inverosimili anche per il genere.
Tuttavia, Lilienschwarz prova ad entrare nella mente del folle e a mostrare la sua versione della purificazione. Le scene splatter sono agghiaccianti e non deludono gli amanti del genere.
Il film è uscito nel 2013 ed è stato distribuito in tedesco e in inglese, con sottotitoli in italiano, inglese, francese e spagnolo.
Stefan Vancura nei panni di Isaiah
La figura creata da Lilienschwarz è interessante e potremmo collocarlo a metà strada tra un moderno fanatico religioso e un truce inquisitore medievale. Mentre nelle scene di sangue e splatter sembrerà di ritrovarci nel bel mezzo di una tortura in stile medievale, le turbe psicologiche del folle Isaiah ci riportano in un presente tormentato.
A vestire i panni di Isaiah è Stefan Vancura che copre qualche pecca nella recitazione con quel costante sguardo inquietante che ben si addice alla figura del protagonista, vestendo perfettamente i panni del folle.