Nell’articolo di oggi parliamo di un altro film di produzione italiana ovvero Amor Sacro. La pellicola, resa disponibile al grande pubblico nel 2018, è stata diretta nel 2016 da Marco Zarrelli. Il regista con il film ha fatto così il suo esordio nel grande mondo dei lungometraggi.
La trama di Amor Sacro
Il film segue la storia di Padre Innocenzo, monaco cistercense di 39 anni, ceramista e cantore. L’uomo vive in un’abbazia ed è sempre stato convinto di poter trascorrere una vita totalmente ed unicamente spirituale in unione solamente con Dio e la Fede. Questo però non sarà possibile e infatti il Padre dovrà lasciare la sua abbazia e le sue convinzioni per trasferirsi e diventare parroco di paese.
In questa situazione dovrà non solo far fronte ai suoi nuovi impegni, come confessare i fedeli o benedire le case, ma dovrà anche interfacciarsi con la vita comunitaria, i suoi legami familiari e tutte le complessità che il ritorno in collettività può portare e che lui aveva per anni evitato. Questa sua nuova occupazione porterà Padre Innocenzo a interrogarsi sulla sua identità di persona e di uomo di fede.
Le tematiche affrontate nel film
Marco Zarrelli nel suo film parla di tematiche importanti e che ancora oggi sono molto attuali.
Per prima cosa il regista fa riflettere il pubblico sul tema dell’isolamento. Padre Innocenzo vuole vivere la sua vita allontanandosi da tutto ciò che non sia la Fede e, trasportato ad un livello più generale, Zarrelli vuole usare questo aspetto della pellicola per farci capire come in realtà non sempre ci si possa estraniare dal resto del mondo.
Nella pellicola inoltre è analizzata la vita della collettività e, nonostante questa sia venuta un po’ meno recentemente per la pandemia da Coronavirus, tutti sappiamo che vivere in comunità porta sempre grandi problematiche e complessità.
Tramite il confronto con gli altri infatti indaghiamo e ci interroghiamo su noi stessi, proprio come succede a Padre Innocenzo. Ci chiediamo chi siamo, qual è il nostro scopo sulla Terra. Queste domande sono tipicamente umane e il film si propone di mostrare al pubblico come reagisce a queste domande che ognuno di noi si è posto almeno una volta nella vita il protagonista, Padre Innocenzo.
Tramite Innocenzo ci viene insegnato che spesso nella vita non può essere tutto o bianco o nero e che bisogna cercare le varie sfumature di grigio tramite compromessi che portino equilibrio.
La produzione della pellicola
Il film, di genere drammatico, è diretto appunto da Marco Zarrelli -che ne è anche sceneggiatore- con Giorgio Beltrame come produttore. La produzione è Mescalito Film, la fotografia è a cura di Rocco Marra mentre della musica sacra rinascimentale si è occupato il coro maschile Odhecaton sotto la direzione di Paolo Da Col.
Nel cast della pellicola invece troviamo Fabrizio Coniglio, Tullia Daniele, Antonio Catania, Marta Iacopini, Gabriella Casali, Roberto della Casa ed Edoardo Sala. Gli attori hanno recitato nelle magnifiche location dell’abbazia di Fossanova (a Priverno, Latina) e nelle zone di Amaseno Latina, Cori, Prossedi, Sermoneta e Ninfa (Lazio).
Amor Sacro quindi fornisce interessanti spunti di riflessione. È un buon film per chi si sta interrogando su sé stesso e vuole un prodotto che non parli di cose materiali e finite ma che racconti dell’anima delle persone e di come queste ultime possano intraprendere un percorso di cambiamento duraturo. Nel caso di Padre Innocenzo poi il percorso non si conclude con la fine della pellicola perché per cambiare e riflettere sul proprio io ci vuole molto tempo-.