Aut Aut. 20 anni di rap con Andrea Martelli alias CUBA Cabbal è un docu-film dedicato alla vita del noto rapper italiano, nato a Pescara nel 1972. Un DVD alla scoperta della musica rap e non solo.
Aut Aut: da dove nasce il titolo
Forse sarebbe meglio prima fare un passo indietro e parlare del protagonista di Aut Aut. 20 anni di rap con Andrea Martelli alias CUBA Cabbal.
Il rapper italiano muove i primi passi in questo mondo musicale nel 1994, anno in cui inizia la sua collaborazione contrattuale con la WEA. Nello stesso anno partecipa anche al progetto Sistema Informatico Massificato, ovvero un gruppo crossover che lavora sia con la musica rap che con quella rock.
L’idea del progetto è quella di attaccare violentemente il mondo dei mass media e della politica, stimolando il pubblico ad una riflessione e perché no ad una vera e propria ribellione nei confronti di questi due mondi.
Sempre nel 1994 CUBA lavorerà poi insieme a cugino Lou X, sancendo una collaborazione che durerà diversi anni e che lo porterà da Pescara – sua città natale – fino a Milano, dove lavorerà anche con Leleprox del gruppo milanese Piombo a Tempo (forse i più esperti se lo ricordano come Lion Horse Posse).
La nascita di “La lista”
Da questa collaborazione – e nel docu film Aut Aut. 20 anni di rap con Andrea Martelli alias CUBA Cabbal se ne parla – nascerà la canzone che renderà famoso CUBA nel panorama musicale rap, ovvero “La lista”.
La canzone, contenuta nell’album Cattivi maestri dei Piombo a Tempo (edito Flying Records), catturerà tutto il panorama rap militante dell’epoca, andando anche a stimolare le nuove menti di questa atmosfera suburbana che in Italia stava man mano prendendo piede, nel fermento dei moti sociali dei primi anni ’90.
Da qui CUBA svilupperà poi altri importanti progetti musicali di denuncia che lo renderanno uno dei più conosciuti rapper italiani all’estero.
Aut Aut e il progetto Costa Nostra
Nel film Aut Aut si parla poi del progetto “Costa Nostra”, nato sempre il collaborazione con Lou X e i rapper Disastro e Eko.
Siamo nel 1995 e CUBA svolge insieme ai compari un’intensa attività di musica live. Uno evento tra tutti di quelli da ricordare è la performance al concerto del 1° maggio a Roma, dove ottenne anche il supporto di una delle band di spicco dell’epoca: i Cypress Hill.
Successivamente nel 1998 Cabbal partecipa alla realizzazione dell’album di Lou X “La realtà”. Nell’album, la voce del protagonista di Aut Aut compare in ben 8 tracce e questo amplifica la sua notorietà e gli permette di lavorare poi anche nuovamente con DJ Disastro nei suoi album “Affari di droga” e “Cuore di rabbia”.
Il primo tour di CUBA
Dopo queste collaborazioni fruttuose, CUBA inizia il suo primo vero tour. In questa nuova esperienza inizia a sperimentare l’utilizzo di generi musicali e tecniche sonore in fusione.
Un esempio, che sarà poi uno dei suoi tratti distintivi, è quello dell’unione tra MC’s, percussioni, basso e DJ Set, che diventeranno poi anche un mix utilizzatissimo in tutto il panorama musicale dei primi anni 2000.
Dopo questo tour, grazie anche a queste nuove sperimentazioni sonore, nel 2003 il nostro protagonista di Aut Aut commercializza il suo CD dal titolo “Il cielo Sopra Baghdad”, un grande successo di vendita che lo porterà anche a collaborare al disco del Beat Gym Team Sonumgems Vol.1 Storyboard con il brano Storie del mondo.
La nascita del collettivo Unità di Crisi
Nel docu film Aut Aut. 20 anni di rap con Andrea Martelli alias CUBA Cabbal la cosa più importante che si evince sul protagonista è la sua passione per la musica come strumento per la propaganda.
Non a caso, nel 2008, dopo anni di concerti e brani importanti che lanciano non solo la sua figura, ma anche il rap italiano, nel panorama internazionale della musica rap, CUBA fonda il collettivo Unità Di Crisi.
Per l’esattezza l’idea proviene da un altro collettivo, il Microplatform, in cui Lou X e Leleprox lavoravano attivamente. Grazie a queste fusioni di idee, gli artisti del circolo possono rendere il loro pensiero politico in musica e stimolare le masse che frequentano i loro concerti alla riflessione e al boicottaggio dei mass media.