Agli appassionati del genere fantasy non può di certo sfuggire una chicca italiana come Covered Sun. Uscito nel 2020, è stato diretto e sceneggiato da Elia Rosa in collaborazione con Paolo S. Borgato. L’attrice protagonista è Erica Andreose, la colonna sonora originale è di Carlo Tosini. La maggior parte delle scene, che hanno richiesto ben quattro anni di lavorazione, sono state girate in terra veneta, tra i Colli Euganei e la Bassa Padovana.
Covered Sun: la trama
In Covered Sun gli elementi-chiave del fantasy ci sono tutti. C’è un viaggio in territori inesplorati verso una mèta finale. Ci sono gli oggetti magici e gli incontri con altri personaggi e creature mitologiche, ognuno con la propria, intrigante storia. C’è una leggendaria profezia. C’è, infine, lo scenario di un mondo fantastico, popolato da uomini e da gigantesche creature, i cosiddetti Konoc.
Il protagonista, San (Ismaele Sacco), ha come missione quella di condurre una misteriosa ragazza senza passato, Snoun (Erica Andreose), verso le antiche Montagne Dolenti. Durante il tragitto non mancherà di confrontarsi con numerose insidie ed ostacoli, verranno a galla le motivazioni che spingono i due verso il loro destino e sarà svelato il legame che li accomuna.
Due artisti di talento
Il progetto ambizioso del film nasce dalla collaborazione e dalla mente fervida di due talenti, Elia Rosa e Erica Andreose. Il primo è, oltre che un regista, un fumettista. Laureatosi all’Istituto d’arte, la sua passione è quella di creare sceneggiature e scenografie per i suoi film. Erica, che ama il cinema e l’arte in generale, è una videomaker con stoffa da vendere. I loro lavori vengono spesso pubblicizzati attraverso un canale youtube e una pagina facebook. Inizialmente, la coppia realizza il corto ispirato a “Cronache del Mondo Emerso”, una trilogia fantasy della scrittrice Licia Troisi, presentato nel 2015 al Lucca Comics and Games.
In seguito, nel 2016, prende il via il progetto di Covered Sun, che nasce dall’idea di alcuni fumetti di Elia.
L’aspetto umano nel film
Covered Sun di certo non manca di coraggio e di buone intenzioni, in gran parte realizzate. Innanzitutto, propone una trama complessa e originale, con diversi eventi narrati e salti temporali. Inoltre, esplora con cura gli aspetti psicologici dei personaggi, delineandone i tratti caratteristici e, più in generale, gli aspetti umani.
Il film rifette sul bene e sul male, sulla ricerca della felicità e sulla sofferenza, sulle luci ed ombre presenti in ogni personaggio, anche in quello più malvagio. Tanto che il risultato è un’atmosfera malinconica, dai tratti a volte drammatici.
Budget ridotto, grande risultato
Nonostante Covered Sun sia un film low budget, è caratterizzato da effetti speciali, costumi e ambientazioni decisamente apprezzabili. I pupazzi nascono da materiali di recupero come polistirolo, schiuma poliuretanica, gomma piuma, legno e zinco. La post-produzione è avvenuta “in casa”, per mano degli stessi Elia Rosa e Erica Andreose. I costumi derivano da vecchie stoffe ed abiti riadattati allo scopo. Sono evidenti la cura dei dettagli e una forte passione creativa, che rendono la visione a tratti addirittura sorprendente.
Covered Sun è un film convincente, che Rosa definisce “ambizioso, coinvolgente, colossale“. C’è da dargli ragione, visti i molti riconoscimenti ottenuti in giro per il mondo. Per citarne solo alcuni, il Best Debut Filmmaker presso i Cult Critics Movie Awards di Calcutta e il premio Miglior Film, Miglior editing, Miglior Production Design al Brazil International Monthly Independent Film Festival. Un gioiellino italiano del fantasy, una voce fuori dal coro nel panorama mainstream, assolutamente da vedere per trascorrere 130 minuti nel magico regno della fantasia.