Uscito nel 2016, Dreaming Purple Neon è un film sanguinoso di genere horror. Della durata di quasi due ore, si presenta come la perfetta pellicola per gli amanti del macabro. Si può collocare nel sottogenere dei b-movie splatter, ricco di effetti speciali, scene violente ma anche momenti divertenti. Lo slogan “Think you’ve seen it all? Think again” (Pensi di aver visto di tutto? Ripensaci), è una garanzia: ne vedrete delle belle!
Dreaming Purple Neon: la trama
Il film prende il titolo dal potente allucinogeno al centro della storia: questa droga, chiamata appunto Purple Neon, genera immediatamente assuefazione e ha un terrificante effetto collaterale. Infatti trasforma i consumatori in creature demoniache assetate di sangue. Tra i protagonisti figurano il boss Ray Ray, i suoi scagnozzi e la segretaria.
Quest’ultima, avendo derubato al criminale droga e armi, inizia ad essere inseguita. Durante la fuga, assisterà ad eventi terrificanti. La droga rubata è infatti proprio la Purple Neon, creata dal sacerdote di un culto esoterico Cyrus. Il suo obiettivo è evocare la regina dei demoni, che per rinascere ha bisogno di un ospite. Così il destino dei personaggi si incrocia: cosa succederà?
Dreaming Purple Neon: il cast
Dreaming Purple Neon si colloca sicuramente tra i film più sanguinosi diretti da Todd Sheets. Dopo più di trent’anni di regia, prosegue la sua carriera iniziata nel 1985, e non dà segni di essere troncata. Nonostante il basso budget e lo scarso tempo di riprese Sheets continua a creare contenuti di qualità, divertenti e al tempo stesso terrificanti.
Gli interpreti più importanti sono Jeremy Edwards (Dallas), Eli DeGeer (Denise), Millie Milan (Catriona) e Grant Conrad (Chris), tutti già visti in film simili, b-movies dello stesso genere. A ricoprire il ruolo del terribile e scatenato sacerdote Cyrus è invece Jack McCord. Quest’ultimo attore è molto apprezzato dal regista, che l’ha scelto anche per un film più recente: Clownado (2019).
Curiosità
L’ispirazione per il film è probabilmente venuta a Todd Sheets dopo aver visto una pellicola di JR Bookwalter, Ozone. Anche qui infatti il titolo corrisponde al nome della droga al centro della storia, che però trasforma i dipendenti in zombie. Sheets e Bookwalter hanno anche già collaborato in passato. Non è certa la fonte di ispirazione, ma sicuramente c’è una forte influenza del cinema anni ’80, evidente dall’utilizzo frequente di luci colorate ed effetti speciali vecchia scuola.
L’elemento splatter è fortissimo, le scene di violenza e sanguinolente fanno da padrone. Ma oltre ad esse, non manca un pizzico di orrido, ricco di torture, ferite e budella in vista. Per questo la visione potrebbe essere fastidiosa per i non avvezzi al genere. Gli appassionati invece apprezzeranno la cattiveria di contenuto e forma, senza neanche un calo di ritmo.