Lazzaro

Lazzaro

Lazzaro è il film d’esordio di Paolo Pisoni e racconta la vita del protagonista, un uomo in bilico tra il bene e il male. Un film noir in bianco e nero, le cui vicende intrecciano politica, malavita e fede.

Lazzaro – la trama

Lazzaro non dorme mai. Spende le giornate osservando le persone nel tentativo di riconoscere negli altri la propria disperazione”.

Lazzaro
Lazzaro

Lazzaro, il protagonista di questa storia, passa le notti ripulendo vecchi impianti industriali, fondi di stabilimenti e squallidi cantinati e, talvolta, fa sparire cadaveri per conti di alcuni criminali locali, persone insospettabili.

La sua vita sociale si limita a frequentare quelle poche persone che vivono, come lui, ai margini della società. Un prete che ha perso la fede, un transessuale che vuole scappare dalla città e una prostituta che lo accoglie ogni volta che ne ha bisogno.

Ma se durante la notte lavora, il giorno non dorme. Lazzaro non dorme mai. Durante il giorno trascorre il suo tempo osservando le persone che passano, cercando in loro la sua stessa disperazione.

Ma un giorno arriva “lei” nella sua vita. Molto più di una delle tante vite che vede scorrere durante il giorno o dei criminali che incontra la notte. Lei gli darà la forza di riscattarsi, ma anche lei ha dei segreti insospettabili.

La Genova di Lazzaro… e Pisoni

La città di Lazzaro è la stessa del regista del film, Paolo Pisoni: Genova. Una Genova irriconoscibile, nascosta, noir e in bianco e nero.

Genova nasconde dei segreti, delle ombre, del male, dei criminali insospettabili. Ma potrebbe essere qualsiasi altra città italiana, questo è solo lo specchio di una qualsiasi insospettabile città italiana.

Il porto di notte, il mare in tempesta, i vicoli stretti. Tuttavia, quella che vediamo nel film di Pisani, non è la Genova alla quale siamo abituati.

Per esaltare il ritratto di Lazzaro, così misterioso, così oscuro, perennemente in bilico tra il bene e il male, ciò che vedremo saranno solamente le vie di periferia, le metropolitane semivuote, gli scorci bui e chiusi.

Paolo Pisoni e il cast

Paolo Pisoni è un regista italiano che ha debuttato con il suo film d’esordio: Lazzaro. Proprio per Lazzaro ha dipinto un quadro noir della sua città natale: Genova.

Lazzaro
Lazzaro

Nel farlo si è circondato di concittadini. Primi fra tutti Angelo Calvisi, scrittore e autore di “Sulla cattiva strada”, fumetto dedicato a Don Gallo, con il quale ha collaborato per la realizzazione del film.

Anche il cast è quasi completamente genovese. Tommaso Benvenuti, che il Lazzaro veste proprio i panni del protagonista. Angelo Calvisi, che nella pellicola veste i panni del prete che ha inesorabilmente perso la fede e ora vive ai margini della società.

E ancora, Elisa Zanotto, che impersona la donna che cambierà il corso della storia. E, infine, Alessandro Scipilliti.

Atmosfera in bianco e nero

Il punto di forza di questo film del cinema indipendente è, senza dubbio, la fotografia. Perfetta per raccontare i margini della società, per raccontare la criminalità nascosta e mostrare un lato della società contemporanea sconosciuto alla maggior parte delle persone.

Il film è completamente girato in bianco e nero ed è anche vero che la maggior parte delle vicende si svolgono di notte, negli angoli più bui della città.

L’atmosfera che ne viene fuori è spettrale, contornata da alcune scene un po’ crude, di Lazzaro che fa sparire i cadaveri, cancellandone le impronti digitali e spaccandone i denti, rendendoli dei fantasmi senza nome.

Alla fine Lazzaro ci lascia con una sola grande domanda: dove si trova il confine tra i bene e il male? Il confine, forse, non è così netto come crediamo.

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