Rigor Mortis, film distribuito da Alex Visani del 2003. Un horror low budget, diretto da Timo Rose. Per scoprire il film, la trama e altre informazioni sulla pellicola leggete questa nostra recensione, in cui vi mostreremo anche il lato più filosofico di questo progetto cinematografico.
La trama di Rigor Mortis
Niente di nuovo: un virus informatico finisce nelle mani sbagliate. Nello specifico stiamo parlando di Norman, un uomo con una forte disabilità mentale costretto su una sedia a rotelle.
Come lo ha avuto? Un giorno, un uomo (o forse una donna, difficile dirlo) ricoperto di sangue glielo ha donato. Peccato che questo virus sia pericoloso e che coloro che l’hanno creato lo rivogliano indietro.
Il gruppo in questione farà di tutto per riaverlo e il povero Norman si ritroverà nel bel mezzo di un inseguimento: il suo.
Il film
Diretto da Timo Rose, qui in una delle sue prime interpretazioni come cineasta, il film esce nel 2003 con gli effetti speciali di Olaf Ittenbach.
Un horror splatter tedesco che punta a disgustare lo spettatore, in linea con gli altri lavori di Alex Visani, qui in veste di distributore del film. In realtà riesce nel suo intento solo in parte: infatti, il film viene valutato sul web 2 stelle e mezzo su 5.
Cosa possiamo dirvi della pellicola? Che si tratta di un lungometraggio low budget (e si vede), interamente scritto, prodotto e girato dal regista Timo Rose, supportato poi da Visani per la distribuzione.
Uscì direttamente in versione Home Video, anche perché l’inesperienza alla regia di Rose non permise al film di decollare al punto di proporlo nelle sale cinematografiche.
Un film sanguinolento
Alla fine Rigor Mortis non è altro che un film sanguinolento dove un poveretto sulla sedia a rotelle si ritrova invischiato in una situazione più grossa di lui.
Quindi, quello che possiamo dirvi è che se siete deboli di stomaco – ma anche se siete molto empatici – non vi consigliamo di vederlo. Se invece siete appassionati di pellicole in cui ci sono spesso cose rosso vivo in movimento, allora questo progetto fa al caso vostro.
Il regista, comunque, non si limita a creare scene terribili e disgustose fini a se stesse. Il suo obiettivo è quello di lasciar trasparire una nota pessimista che lo spettatore possa cogliere come disillusione nei confronti della società che mette al bando alcuni soggetti, come quelli con disabilità.
In particolare Rose si riferisce ad una società occidentale, quella tedesca nello specifico, che spesso assume delle connotazioni al limite dell’umano. Nel film ci sono in particolare 2 scene che ci riportano a questo messaggio e la prima è quella che vedere uno dei personaggi lamentarsi dell’essere umano in generale, in quanto vittima di soprusi.
Rigor Mortis e la sua morale
In conclusione, Rigor Mortis è anche un film con una morale. Anche nel finale, all’interno del cimitero, possiamo notare una forte nota nostalgica e romantica, tutta frutto della sensibilità dell’autore.
In questa scena finale viene messo in atto un gesto strappalacrime che apre anche la questione della visione nichilista dell’essere umano. Troppo profondo per un film come questo? Per scoprirlo dovrete vedere il film e solo allora forse capirete perché Alex Visani ha deciso, seppur coraggiosamente, di distribuirlo in una serie di inediti in Home Video.