Seedpeople – Alla radice del male è un film statunitense del 1992 prodotto da Charles Band, fondatore della società di produzione cinematografica Full Moon Pictures (oggi Full Moon Features). Il film è diretto da Peter Manoogian e sceneggiato da Jackson Barr. Nel cast vediamo come protagonisti Sam Hennings, Dane Witherspoon, Anne Betancourt and Andrea Roth. Gli effetti speciali sono stati realizzati dall’equipe di John Carl Buechler, mentre la colonna sonora è composta da Bob Mithoff. Il montaggio è a cura di Bert Glatstein.
Seedpeople: la trama
Comet Valley è una piccola cittadina rurale americana in cui le giornate si susseguono tranquille. Un giorno, un evento inaspettato è destinato a scombussolere la vita dei suoi abitanti: vengono infatti scoperti i resti di un meteorite precipitato nella zona. Per far luce sull’accaduto interviene il geologo Tom Baines, il quale fin da subito nota comportamenti strani e inquietanti in alcuni cittadini. Il botanico Doc Roller sostiene che quelli che sembrano frammenti di meteorite siano in realtà dei semi, da cui germogliano esseri che s’impossessano dei corpi delle persone. Si tratta di creature vegetali aliene che a velocità incontrollabile si moltiplicano e prendono il sopravvento sugli esseri umani. Chiunque si avvicini, infatti, viene spruzzato da una sostanza che lo rende un automa obbediente alla sanguinaria volontà extraterrestre.
Fortunatamente, in questo momento il male non può espandersi oltre i confini di Comet Valley. La cittadina, infatti, è isolata dal resto del paese in quanto l’unico ponte che conduce all’esterno è in manutenzione. L’unica speranza di arginare il pericolo è scoprire come interrompere la contaminazione aliena.
I superstiti, guidati da Baines con l’aiuto di Roller, fanno squadra con il vice sceriffo e l’ex fidanzata di Baines, Heidi, cercando di fermare l’invasione e la conquista extraterrestre del pianeta.
Seedpeople: considerazioni sul film
Seedpeople – Alla radice del male è un film di genere horror sci-fi (science fiction). Da un punto di vista tecnico, ha sicuramente degli aspetti interessanti per quel che riguarda la qualità della fotografia e l’uso della cinepresa, nonché per l’utilizzo, sapiente per gli anni in cui si colloca, di alcuni effetti speciali. Inoltre, chiunque apprezzi il genere si gusterà le scene degli attacchi da parte del mondo vegetale extraterrestre, a base di una viscida linfa biancastra. Questi squisiti dettagli riescono a far diventare quasi secondari elementi come la trama bizzarra e i dialoghi di scarso spessore. Anzi, si potrebbe affermare che la prevedibilità dei personaggi e la debole logica della storyline contribuiscano addirittura a rendere la visione “leggera” e divertente.
Il richiamo ai cult del passato
Seedpeople prende in prestito il tema delle invasioni aliene in stile anni ’50, in particolar modo quello legato al mondo vegetale, come La piccola bottega degli orrori, del 1960. Quest’ultimo, diretto da Roger Corman, narra la storia del commesso Gravis Mushinik, il quale riesce a sviluppare una pianta intelligente. La creatura però ben presto lo obbliga a commettere atti omicidi per placare la sua sete di sangue. È inoltre possibile ritrovare richiami a L’invasione degli ultracorpi, film del 1956 diretto da Don Siegel, in cui gli alieni replicano gli esseri umani, all’interno di grandi baccelli, diventando cloni privi di sentimenti e pronti ad uccidere.
Il film attinge inoltre a piene mani ad altri film cult per il genere, come Invaders from Mars (1986) e Critters (1986). In particolare, anche Critters tratta di piccole e feroci creature aliene atterrate su una cittadina rurale. Non mancano davvero gli elementi e le premesse per rendere Seedpeople – Alla radice del male assolutamente godibile per i veri appassionati, nonché nostalgici di questo tipo di horror, che non mancheranno di apprezzarne le stranezze.