Un consiglio per gli amanti dei film vintage di fantascienza: non perdetevi The Philadelphia Experiment, pellicola sci-fi del 1984 diretta da Stewart Raffill. La storia fa riferimento ai presunti tentativi effettuati durante la seconda guerra mondiale di sfruttare i campi magnetici per rendere invisibile la materia. Il successo riscosso dal film ha portato alla realizzazione del sequel Philadelphia Experiment 2 nel 1993 e di un remake nel 2012. Il produttore esecutivo è l’icona dell’horror John Carpenter. Nel cast troviamo Nancy Allen, Eric Christmas, Bobby Di Cicco e Michael Paré.
La trama
Nel pieno del conflitto mondiale, lo scienziato statunitense James Longstreet conduce in segreto dei misteriosi esperimenti. La sua intenzione è quella di sfruttare i campi magnetici per rendere invisibili le navi da guerra, così da non farle avvistare dai nemici. Un giorno, grazie alle sue invenzioni, riesce a far scomparire il cacciatorpediniere USS Eldridge, ma ben presto è evidente come qualcosa sia andato storto.
Infatti, i due marinai dell’equipaggio David Herdeg e Jim Parker si ritrovano catapultati nel futuro, più precisamente nell’anno 1984. È qui che incontrano Allison, una giovane che fa innamorare David, mentre Jim viene riportato nuovamente nel passato. Quando Allison e David scoprono che il vortice spazio temporale causato dall’esperimento rischia di distruggere il mondo, decidono che faranno tutto il possibile per salvarlo.
Un mix di fantascienza e romanticismo
The Philadelphia Experiment mescola con abilità la parte fantascientiica alla storia romantica. Da un lato c’è la scoperta delle conseguenze di questo salto nel tempo, che risveglia la curiosità dello spettatore e si arricchisce di dettagli interessanti. Come il fatto che i due militari sono sconcertati nel vedere il futuro e strabiliati di fronte ad invenzioni come i videogiochi e l’apertura pop-top delle lattine di soda.
Ma è anche triste e drammatico quando si accorgono che le persone che hanno fatto parte delle loro vite sono invecchiate o sono venute a mancare.
Dall’altra parte, la pellicola gioca con le tinte rosa, mettendo in scena la storia d’amore tra David ed Allison. Una storia particolarmente romantica tra due personaggi di epoche diverse, probabilmente destinata fin dall’inizio ad un’inevitabile (e strappalacrime) separazione.
Finzione o realtà?
The Philadelphia Experiment dichiara espressamente di basarsi su fatti realmente accaduti. In particolar modo, fa riferimento ai test americani effettuati nel 1943, basati sulla teoria del “campo unificato” enunciata da Albert Einstein. Essi puntavano a rendere le navi della Marina invisibili ai radar nemici e i risultati del progetto sono avvolti nel segreto. Ma cosa c’è di vero in tutto questo?
La storia sembrerebbe ripresa da una leggenda metropolitana, suffragata perlopiù dagli amanti delle teorie del complotto. Secondo tale leggenda, in quegli anni si verificò la sparizione della USS Eldrige, riapparsa in Virginia e, dopo pochi minuti, ritornata nel molo di Filadelfia. Le conseguenze per l’equipaggio furono disastrose: alcuni impazzirono, altri si ammalarono di malattie misteriose, altri ancora si fusero con le paratie della nave. Dei veterani confermarono la veridicità della vicenda: nonostante questo, a tutt’oggi essa è considerata una bufala che non trova alcun riscontro nella realtà.
The Philadelphia Experiment: considerazioni sul film
The Philadelphia Experiment all’epoca della sua uscita era sicuramente un film ben riuscito e, per alcuni versi, addirittura impressionante. Tuttavia, c’è da aspettarsi che l’occhio moderno ne scorga quella semplicità tipica delle pellicole anni ‘80 e che gli effetti speciali risultino ormai superati. Questo, però, non compromette il piacere della visione, grazie allo storytelling ambizioso e intrigante anche per il pubblico dei tempi nostri. The Philadelphia Experiment è sicuramente un must-see per gli appassionati del genere, che non ne rimarranno di certo delusi.