Hack! Commedia dell’orrore

Hack! Oggi recensione di una commedia dell’orrore uscita nel maggio del 2007 e diretta da Matt Flynn. Di cosa parla? Scopriamolo in questo articolo.

La trama di Hack!

Vincent King e la moglie vivono su un’isola privata. Lei è fortemente ossessionata dal cinema. I due invitano sulla loro isola un gruppo di studenti universitari per studiare la fauna e flora del posto.

hack e la sua isola privata
Hack! è ambientato su un’isola privata in cui vivono un certo Signor King e la moglie, appassionata di cinema dell’orrore. Cosa accadrà? Continuate a leggere per scoprirlo.

Ad un certo punto del loro soggiorno, mentre stanno lavorando sugli elementi selvatici dell’isola, salta fuori un misterioso assassino che inizia ad uccidere gli studenti, uno per uno.

C’è di più: ogni uccisione è modellata su scene di cruenti omicidi tratte da film dell’orrore. Come andrà a finire? Chi sarà l’assassino? Ovviamente per scoprirlo dovrete vedervi il film.

Considerazioni sul film

All’epoca dell’uscita nelle sale (2007) piacque abbastanza al pubblico, molto meno alla critica. Possiamo dire che forse questo fu dovuto al fatto che si tratta di una parodia del genere Scary Movie, ovvero uno stile filmico adatto al cinema d’intrattenimento per giovani, ma spesso stroncato dalla critica.

Una cosa è certa: un pò di cliché c’è, non fosse altro per queste scene tratte dai film horror più famosi che ricorrono di continuo.

hack e scary movie
Chi ha visto il film lo descrive come una brutta copia di Scary Movie che puntava ad essere un omaggio a Scream.

Chi lo ha visto e recensito ha scritto che si tratta di una brutta copia dei film dell’orrore creati per gli adolescenti americani agli albori del 2000 in cui non vi è né un momento divertente, né una sceneggiatura degna di nota.

Cosa c’è di interessante in Hack!?

Sicuramente i personaggi. I sette studenti sono stereotipati e ognuno degli attori si è calato perfettamente nella parte.

Abbiamo lo sportivo, che come stile di vita pensa solo al sesso e a sfottere quelli più intelligenti di lui. C’è poi il nerd, l’omosessuale e la tipa giusta dallo stile grunge-metal che si contrappone alla studentessa straniera muito caliente.

Juliet Landau, una delle interpreti di Hack! che all’epoca del film era già molto famosa per il ruolo di Drusilla in Buffy l’Ammazzavampiri.

Insieme a loro anche il ragazzo di colore, che pensa solo a fumarsi cannoni e il ribelle dal cuore d’oro. Insomma, per un teen movie anni ’90-2000 gli ingredienti ci sono tutti e proprio questa aria vintage porta un’aria di freschezza alla pellicola.

È vero: ogni personaggio è talmente banale che nulla di nuovo ci si può aspettare all’orizzonte, ma possiamo dire che grazie a questo aspetto il film ritrova un barlume di attrattività, perché i teen movie con i personaggi fotocopia alla fine in un modo o nell’altro piacciono a tutti.

Che fantasia… anche nei cognomi!

Diciamo che Flynn non si è proprio sprecato nell’ideare questo film. Soprattutto nell’ideare la trama. Anche i cognomi scelti per i personaggi sono tutti riconducibili a qualcosa o qualcuno che fa parte del mondo dell’horror.

Shelley, la moglie, King, il marito, Argento… Insomma, una specie di ode ai maestri dell’orrore tra letteratura e cinema. Tutto molto bello, ma scontato. Tanto che i fan del genere non hanno molto apprezzato questo dettaglio della sceneggiatura.

Un film che è stato definito goffo, purtroppo anche molto lento. Una pellicola utile per la serata di Halloween, in cui passare qualche ora con gli amici guardando film dell’orrore di bassa lega, su cui poi ci si possa ridere su e andare a letto senza magone.

Hack! e i suoi 2 milioni di dollari

Nonostante tutto quello che abbiamo appena detto su Hack! c’è un’altra curiosità che vogliamo svelarvi.

Il film è costato la bellezza di 2 milioni di dollari. Anche per questo è rientrato a pieno titolo nei peggiori film mai girati, con un budget troppo alto.

Forse il regista aveva in mente un film che rimanesse alla storia come un’omaggio a Scream e affini. In realtà a creato soltanto una pellicola guardabile, in cui ci sono buoni attori, ma senza né sale né pepe.

Incapace di trattenerci sulla sedia o tanto meno di seguire le più banali regole dell’horror, Hack! finisce tra i film da vedere se non avete altro da fare il sabato sera e avete voglia di mangiare una vagonata di schifezze sul divano per dimenticare una settimana andata male.

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