il tuo sepolcro la nostra alcova - beyond the omega

Il tuo sepolcro… la nostra alcova – Beyond the Omega

Oggi parliamo di un film del 2020 diretto dal giovane regista Mattia De Pascali. Il titolo è tutto un programma: Il tuo sepolcro, la nostra alcova – Beyond the Omega. In pratica un titolo alla Lina Wertmuller che promette bene. Vediamo di cosa tratta.

Il tuo sepolcro, la nostra alcova – Beyond the Omega: il film

Un horror estremo. Forse uno dei pochi visti in Italia negli ultimi decenni. Una pellicola che si nutre di sesso, necrofilia e violenza.

Mattia De Pascali non lascia nulla all’immaginazione e si riconferma uno dei più promettenti registi italiani del momento. Dopo il su McBetter ecco che ci regala questo film realizzato con idee interessanti, un’ottima tecnica cinematografica e attori calzati perfettamente nel loro ruolo.

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Alcune foto del backstage del film

Il produttore, Lorenzo Lepori, interpreta anche un ruolo nella pellicola. Stiamo parlando di uno dei più promettenti interpreti dell’indie italiano, che infatti ha sicuramente dato il suo contributo anche alla sceneggiatura, rendendo Il tuo sepolcro, la nostra alcova – Beyond the Omega una storia crudele e perversa.

Omaggio a Joe D’Amato

La pellicola è un omaggio al celebre regista di Buio Omega Joe D’Amato, ovvero uno dei classici della cinematografia horror italiana. Non è l’unico omaggio. Infatti, De Pascali si è ispirato anche a Jörg Buttgereit, che per chi non lo sapesse è uno dei registi horror-necrofili tedeschi tra i più gettonati. Buttegereit ha anche una formazione teatrale, che rivediamo molto nel lavoro di De Pascali.

Lepori invece ci ha messo sicuramente del suo per quel che riguarda i rimandi all’horror-sexy anni ’70.

La trama

Di cosa parla il film? Racconta la storia di Aristodemo (interpretato da Lepori). La sua fidanzata, Iris, viene brutalmente uccisa da un maniaco. Il ragazzo, per sfogare il suo desiderio represso nei confronti della giovane, decide di comprarsi una bambola a grandezza naturale. La bambola si chiama Persefone (Benedetta Rossi – Attenti al Tubo).

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Benedetta Rossi nella parte di Persefone

Ad un certo punto del film, la bambola prende vita e il ragazzo non capisce se si tratti di una magia o della sua follia nata dalla perdita dell’amata. A questo punto, mentre il giovane sfocia in un vortice di perversioni, parallelamente il film mostra anche la vicenda del killer che continua a mietere le sue vittime.

La scene top di Il tuo sepolcro… la nostra alcova – Beyond the Omega

Il pupazzo che si anima e le scene di love & death sono tipiche del cinema di questo genere e in questo film si segue un filone specifico; quello del feticcio che diventa reale ed assume una valenza sessuale.

Il tuo sepolcro… la nostra alcova è un film dell’orrore che mostra anche problematiche psicologiche come le deviazioni sessuali o il feticismo verso oggetti inanimati, non ultima la necrofilia. Insomma, De Pascali fa anche un’analisi psicologica dei propri personaggi e lascia allo spettatore l’ardua sentenza in merito alla sanità mentale del protagonista.

Non mancano gli elementi splatter uniti ad una ricerca estetica non banale, grazie ad una fotografia cinematografica d’effetto.

“Lavorare con Mattia è Lorenzo è stata una sfida e al tempo stesso una bellissima esperienza – racconta Benedetta Rossi, attrice e conduttrice televisiva, protagonista nella parte di Persefone. Per me era tutto nuovo non avendo mai lavorato ad un progetto di questo genere cinematografico. Non sono solita recitare in film horror, perciò è stata una bella ed intensa sfida.”

Lavorare con Lorenzo Lepori, a detta dell’attrice, è stato entusiasmante perché si è dimostrato un ottimo compagno di riprese oltre che un organizzatore e produttore eccellente. Mattia è stato esigente, com’è giusto che sia, e molto disponibile. Mi sono trovata bene e mi sono divertita – continua l’attrice.”

Alla domanda: “Cosa ti è piaciuto di più del tuo personaggio?” Benedetta Rossi ha risposto: “Non so dirti bene cosa mi sia piaciuto di più del mio personaggio, anche perché non mi ci rivedo molto. Mi è piaciuto sperimentare e vivere quelle scene in quei panni così lontani da me. Un’esperienza che definirei stimolante.”

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La locandina del film
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