Onirica

Onirica: un giallo d’ispirazione

Onirica è un giallo/horror del 2019 che non può mancare nella cineteca degli amanti del thriller italiano anni ‘70 e ‘80. Diretto dal regista indipendente Luca Canale Brucculeri, al suo primo lungometraggio, il film omaggia apertamente il cinema di Dario Argento. La storia ruota intorno alle indagini della polizia su una serie di terribili crimini ispirati ai film horror. Nel cast troviamo Fabio Rossini (Michael Tobias), Camilla Nigro (Daria Nicolodi), Diego Casale (Carlo Franciscus).

Onirica: la trama

Michael Tobias è uno scrittore esperto e appassionato delle pellicole di Dario Argento, al quale ha dedicato gran parte dei suoi studi. A cavallo del Ferragosto, una serie di efferati omicidi scuote la città di Torino, torrida e semideserta. Il primo avviene nel buio di una sala cinematografica. Ben presto risulta evidente che i crimini prendono spunto dalle scene dei film di Argento, ricalcandone luoghi e modalità. La polizia inizialmente sospetta di Tobias ma, una volta appurata la sua estraneità ai fatti, l’uomo viene assunto come consulente alle indagini. Grazie al suo contributo, l’ispettrice Gianna Nicolodi si mette sulle tracce dell’assassino.

Dario Argento, mon amour

Come spesso accade per i film horror di oggi in Italia, anche in Onirica l’ispirazione deriva dai grandi protagonisti della “vecchia scuola”, Fulci, Lenzi, Martino, Margheriti, Bava. Il loro contributo influenza le pellicole nostrane, e non solo. Tuttavia, Brucculeri si spinge oltre ed escogita una trama in cui un assassino emula le uccisioni dei film di Argento, uno dei capostipiti del giallo all’italiana. Il Maestro del brivido che ha dedicato tutta la sua carriera a perfezionare le tecniche della suspense e del terrore.

Onirica
Onirica: una scena del film.

Onirica ruota attorno alle opere del regista e lo omaggia palesemente, rendendolo un vero e proprio protagonista intrinseco alla pellicola.
Una manifestazione di ammirazione profonda, di vera passione da cineasta da parte di Brucculeri, che rende Dario Argento un personaggio “dietro le quinte”, assente, ma onnipresente, come leitmotiv e motore del film.

Il gioco delle citazioni

Inoltre, in Onirica ritroviamo molte modalità filmiche argentiane. Per esempio, le inquadrature sono spesso soggettive e le luci assumono i colori primari, del rosso e del blu. Il citazionismo riguarda però anche alcuni oggetti presenti nel film (come lame e guanti neri), i nomi dei protagonisti e le location famose (tra tutte, Piazza C.L.N. e la Villa Scott). Perfino la città scelta, Torino, è tanto cara al re del thriller, senza contare che alcune sequenze di Onirica sono state girate nello stesso appartamento di Profondo Rosso.

Onirica
Onirica: una scena del film.

Lo spettatore viene così incoraggiato a scovare gli innumerevoli riferimenti, in una sorta di gioco per veri cultori. Cogliamo quindi dettagli che ci rimandano a Phenomena, a Suspiria, a Tenebre, a L’uccello dalle piume di cristallo e molti altri ancora.

Onirica: considerazioni sul film

Nonostante i limiti con cui spesso si devono scontrare le produzioni indie, Onirica risulta un film gradevole e di buona fattura. Innanzitutto, per l’eleganza scenica con cui viene rappresentata la città di Torino, i cui squarci risultano suggestivi e quasi gotici. La Torino nera, nascosta dietro ai palazzi storici e raffinati e ai caffè perbene. Quella popolata da esoterismo e misteri. Attraverso la città, il protagonista Michael Tobias intraprende una sorta di viaggio interiore e spirituale, che aggiunge interessanti aspetti psicologici alla parte crime del film.

Onirica
Onirica: la locandina del film

Dal punto di vista tecnico, le musiche di Giorgio Mirto sottolineano la suspense in un crescendo di tensione. Una nota va anche alla scelta fotografica di Mattia G. Furlan, che si cimenta con scene in notturna di particolare intensità. Le luci neon, con i bruschi cambi tra rosso, blu e nero, si alternano alle ombre, rendendo l’atmosfera inquietante e, come dice il titolo stesso, onirica. La pellicola assume in questo modo contorni trasognanti, surreali, sfumati. E oscuri, così come lo sono gli incubi.
Onirica è un film coinvolgente, dal ritmo serrato. Un film sicuramente ispirato, che convince e che mostra la sua originalità in un panorama spesso omologato.

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