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McBetter

Pellicola che unisce i generi del giallo, del grottesco e dell’horror il lungometraggio intitolato McBetter scritto da Mattia De Pascali nel titolo richiama evidentemente la famosa opera letteraria MacBeth di William Shakespeare. Scopriamo di più su questa pellicola prodotta nel 2018.

La storia raccontata da McBetter

Il film, come detto appena sopra, racconta una tragedia moderna ispirata al MacBeth. In questo caso però l’ambientazione è quella dell’Italia meridionale e il protagonista, Malcolm, non vuole conquistare il Regno di Scozia come accade nell’opera letteraria ma una catena di fast food dal “re” imprenditore Joe McBetter.

Malcolm, ricercatore universitario, è il genero di Joe e facendo sempre il collegamento con l’opera di Shakespeare sarebbe il generale MacBeth. All’inizio della pellicola Malcolm ha intenzioni nobili e infatti, durante una visita a sorpresa nella villa dei McBetter, suggerisce al suocero un modo per rinnovare il mercato della ristorazione. Malcolm propone di puntare sugli insetti invece che sulla carne come alternativa più sana al classico cibo dei fast food. Purtroppo però il protagonista viene mandato via brutalmente da McBetter che non ha fiducia nell’idea del giovane e nella sua visione.

La fidanzata di Malcolm -e quindi la figlia dell’imprenditore-, Melanie, prende le difese del fidanzato e lo incoraggia a seguire ugualmente le sue idee anche a costo di eliminare il padre dall’equazione. È così che iniziano una serie di intrighi di terrore e sangue che si svolgeranno nella villa dei McBetter. Queste vicende coinvolgeranno non solo McBetter, sua moglie Patricia e il figlio Little Joe ma anche invitati e domestici.

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McBetter è una tragedia moderna che si ispira alla famosa opera di Shakespeare MacBeth

Le tematiche raccontate nella pellicola

La pellicola alterna scene di violenza esplicita -alcune scene possono essere definite splatter- a momenti con una forte ironia di fondo quasi demenziale. Il film è un grande climax che accresce mano a mano che proseguono i minuti un forte senso di tensione all’interno dello spettatore. Mattia De Pascali stupisce e sorprende il pubblico con una pellicola imprevedibile la cui trama e consequenzialità delle scene non è mai scontata.

In qualche modo con quest’opera il regista vuole anche lanciare alcuni spunti di riflessione al pubblico. Malcolm rappresenta tutti quegli universitari, e più in generale gli studiosi, che spesso in Italia hanno un ruolo marginale nel mondo del lavoro (situazione purtroppo ancora attuale). Spesso sono trattati con sufficienza da categorie più stabili come quella degli imprenditori in questo caso. Spesso le idee dei giovani e le loro novità sono rifiutate da chi ha più esperienza di loro che vuole invece continuare a lavorare nel modo che già è conosciuto e consolidato.

Mattia De Pascali inoltre nella pellicola inserisce altre tematiche, in secondo piano, che sono sempre attuali. Tra queste troviamo il razzismo, il grande businnes che è diventato il mondo dei fast food come McDondald (tra l’altro per alcuni il titolo del film oltre ad essere un riferimento al MacBeth di Shakesperare è un riferimento anche a McDonald) e la sempre maggiore diffusione degli insetti come fonte di alimentazione.

Il riferimento a temi che conosciamo aiuta a rendere il contesto in cui agiscono i personaggi del racconto più realistico e vero.

Produzione e cast di McBetter

Il regista della pellicola è Mattia De Pascali che è anche il produttore e che con quest’opera fa il suo debutto nel mondo dei lungometraggi. La fotografia è stata curata da Islam Mohamed -che gioca con ombre e colori primari- mentre degli effetti speciali si è occupato David Bracci. Le riprese sono state fatte in Salento.

Nel cast invece troviamo Andrea Cananiello che veste i panni del protagonista, Malcolm; Nik Manzi che interpreta Joe McBetter; Donatella Reverchon come Patricia; Oscar Stajano come Little Joe e infine Serena Toma come Melanie.

Mcbetter quindi è un film da vedere per gli amanti dello splatter e dei film che con le loro scene costruiscono sempre più tensione per andare poi ad esplodere in scene dalla violenza inaspettata.

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