Jeanne

Jeanne, il film di Mariano Aprea

Il film Jeanne, uscito nel 2019 e diretto da Mariano Aprea, è un film sul corto circuito tra quello che scriveva Brecht riguardo la crisi del ’29 e la nostra crisi attuale. Il film, che si divide tra scene riprese in prova e altre cinematografiche, è deliberatamente ispirato all’opera di Bertold Brecht, “Santa Giovanna dei Macelli”.

Jeanne: riguardo al film

Come riporta la locandina stessa del film “è un film sul corto circuito tra quello che scriveva Brecht riguardo la crisi del ’29 e la nostra crisi attuale: crisi questa, più di quella, che rappresenta la non risoluzione del rapporto tra capitalismo, distribuzione della ricchezza e condizione umana.

Jeanne
Jeanne, il film di Mariano Aprea

Condizione che si vuole mostrare attraverso coloro, in questo caso, che la vivono concretamente nel loro fare artistico e esistenziale mentre ne fanno un film sull’impossibilità di metterla in scena.

Pertanto, il film si concentra fondamentalmente sulla difficoltà del fare artistico e nello stesso tempo rappresenta alcune scene riprese in prova e altre propriamente cinematografiche. Il girato si avvale così di contributi colti dagli incontri del regista con gli attori tesi a trovare soluzioni per le difficoltà concrete che si devono affrontare, di prove sul testo, e di scene di finzione propriamente dette.

In questo senso, il testo brechtiano è agito come interprete della nostra attualità. Nel film vi sono citazioni da Walter Benjamin, Simone Weil e Rosa Luxemburg, dette da una Trinità Angelica che riprende la funzione dell’angelo per Giovanna D’Arco, modello a cui Brecht si ispira per la Santa Giovanna”.

Detto ciò il film vuole indagare a fondo nell’attuale crisi e in tutti i risvolti di essa nell’artistico. In particolar modo vuole portare alla luce le ragioni per le quali facciamo finta che la condizione di crisi in cui viviamo possa in realtà essere la base per generare ricchezza.

Santa Giovanna dei Macelli di Bertold Brecht

Come dicevamo, Jeanne trae ispirazione dall’opera teatrale di Bertold Brecht, Santa Giovanna dei Macelli. La prima versione, del 1932, fu un radiodramma. Lo stesso Brecht la portò a teatro, alcuni anni dopo, nel 1935, in Danimarca. Un secondo riadattamento teatrale avvenne solamente nel 1956, in Germania.

Crisi del '29
La Crisi del ’29 nell’opera di Brecht

L’opera si ispira al personaggio storico di Giovanna D’Arco.

La protagonista è Giovanna Dark, una donna onesta, ma ingenua, una pacifista rivoluzionaria, che crede di poter risolvere i problemi del suo tempo. Ma cosa può lei contro il capitalismo e il potere economico.

Quella descritta da Brecht è la lotta sindacale degli anni ’30. Siamo, infatti, nel 1929, a Chicago, in piena crisi economica. Quella rappresentata è la lotta tra Mauler, ricco industriale, e la classe operaia.

Jeanne e le citazioni

Quella portata sul grande schermo da Mariano Aprea è un’indagine sulla crisi economica odierna. Uno specchio più aspro e duro della Grande Crisi Economica degli anni ’30 descritta da Brecht, con rimandi e tantissime citazioni.

Tra le altre, Aprea cita Walter Benjamin, filosofo vissuto a cavallo tra l’800 e il ‘900, che con il suo pensiero ha influenzato anche lo stesso Brecht.

Cita poi, Simone Weil, anch’ella filosofa, anch’ella vissuta in quegli anni. Weil ha vissuto gli anni della grande crisi in Francia, passando dall’insegnamento alla classe operaia e conosciuta per il suo ruolo da partigiana.

Infine, Rosa Luxemburg, anch’ella citata in Jeanne, filosofa, economista, politica e rivoluzionaria polacca.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.